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Notizie sui Prezzi

Non è possibile determinare con precisione il potere di acquisto della moneta nelle varie epoche. Tuttavia, abbiamo alcuni documenti epigrafici che ci testimoniano i prezzi di alcuni generi di prima necessità come di generi di lusso. Più significativi fra tutti, i documenti da Pompei (anche se non numerosi) e il ben noto editto dei prezzi di Diocleziano, da cui sono tratti alcuni esempi:

Pompei (I sec. d.C.)

1 modio di frumento (= kg. 6,5) 12 assi = 4 sesterzi
1 libbra (c. gr. 300) di olio 4 assi = 1 sesterzio
1 porzione di vino comune 1 asse
1 porzione di vino Falerno 4 assi = 1 sesterzio
1 piatto di minestra 1 asse
1 mulo 130 denari = 520 sesterzi
lavatura di una tunica 1 denario = 4 sesterzi

 

L'editto di Diocleziano, databile al 301 d.C., è un calmiere, indica, quindi, i prezzi massimi che si potevano esigere:

1 sestario di olio (c. gr. 500) da 40 a 24 denari
1 libbra di carne suina (c. gr. 300)  12 denari
1 libbra di carne bovina o ovina 8 denari
1 moggio militare di sale (c.l. 17) 100 denari
500 gr. c. di olive nere 4 denari
300 gr. c. di pesce o formaggio essiccato 12 denari
1/2 litro di vino Falerno 30 denari
1/2 litro di vino comune 8 denari

L'editto è molto articolato e prevede anche retribuzioni per artigiani, maestri, professionisti.

E' necessario ricordare come il denario del I secolo sia ancora una moneta di buon argento e buon peso, mentre quello dell'epoca di Diocleziano sia una piccola moneta di rame, con appena qualche traccia di argento.