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Sei in > Storia della moneta> La moneta nel suo sviluppo storico> Aspetti giuridici della moneta > Le riforme monetarie da Augusto a CostantinoLa Riforma di NeroneNel 64, a meno di un secolo dalla fondamentale riforma augustea, Nerone,
l'ultimo imperatore della casa giulio-claudia (54-68 d.C.), avvertì la
necessità di apportare alcune modifiche al sistema. Lo scopo della riforma era probabilmente duplice: da una parte quello di favorire le nuove classi sociali, più attive e detentrici della moneta argentea, scambiando un buon pezzo d'oro di g. 7,30 con 25 denarii di soli g. 3,41 e con meno argento, dall'altra di rimpinguare le casse dello Stato, diminuendo il contenuto argenteo e, quindi, la quantità di metallo necessario alla coniazione, mantenendo però immutato il valore nominale della moneta. Fu introdotta una innovazione anche nel campo tipologico: sul dupondio l'immagine dell'imperatore reca una corona radiata, forse per facilitarne la distinzione dall'asse. Queste due monete, infatti, avevano pesi e diametri simili.
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